La SEO è una questione di logica
Comprendere la SEO: una questione di logica, tecnica e creatività
Comprendere la SEO e la sua importanza è relativamente semplice. Si tratta di una combinazione di tecniche e strategie in cui confluiscono aspetti riconducibili alla logica, all’impiego di strumenti tecnologici e alla creatività.
Bisogna partire da una domanda: come si accede a un sito web? Il modo più ovvio è digitare l’URL nel browser ma, il più delle volte, si tende a inserire in un motore di ricerca (come google o Edge) delle parole chiave. I primi risultati della ricerca possono anche non corrispondere in pieno a ciò che ti serve, ma si riferiscono ai siti ottimizzati per le parole chiave che hai appena digitato.
La Seo è l’ottimizzazione di un sito per far sì che un motore di ricerca lo elenchi tra i suoi primi risultati quando si utilizzano determinate parole chiave. La si definisce anche referenziamento naturale.
Comprendere la SEO partendo dalle basi
Cominciamo dalle basi: SEO, in inglese Search Engine Optimization, in italiano si traduce come ottimizzazione dei motori di ricerca. Si tratta di una disciplina che combina una serie di tecniche, azioni e strategie il cui scopo, con l’ausilio di alcuni strumenti specifici, è quello di migliorare il posizionamento di un sito web nei primi posti delle pagine dei risultati dei motori di ricerca.
La SEO richiede molto lavoro ed è estremamente dispendiosa in termini di tempo. Gli algoritmi dei motori di ricerca sono in continua evoluzione, alla ricerca di contenuti sempre più rilevanti per gli utenti di Internet. È quindi fondamentale tenersi informati sulle ultime tendenze SEO e adattarsi per produrre contenuti di qualità. Tuttavia, alcune tecniche sono ormai collaudate e costituiscono dei punti fermi a cui bisogna attenersi quando si progetta o aggiorna un sito web.
La SEO non è una scienza esatta
Una volta chiarita la definizione di SEO e dei suoi usi, è necessario avere ben presente un concetto di fondo: sebbene il posizionamento SEO sia una disciplina con un obiettivo ben definito, l’ottimizzazione per i motori di ricerca non è e non può assolutamente essere una scienza esatta.
In altre parole: il referenziamento naturale non è una regola categorica per cui se si fa una data casa si ottiene inevitabilmente un dato risultato. La Seo non funziona così!
Per questo motivo, gli errori di valutazione in questo campo, soprattutto per i neofiti, sono veramente molto comuni. E quando si sbaglia, non ottenendo i risultati sperati, si finisce per pensare che la Seo non serva a niente.
In realtà, bisogna capire che i fattori coinvolti nell’ottimizzazione sono davvero tanti, così che in ogni situazione non si ottiene mai lo stesso risultato. Più di 200 elementi intervengono, infatti, su una determinata pagina web per ottenere questo o quel posizionamento organico.
Quali sono i vantaggi di potenziare la SEO nella tua strategia digitale?
Potenziare la SEO della tua strategia digitale ha un vantaggio molto preciso e inequivocabile: migliore sarà il posizionamento nei principali motori di ricerca, maggiore sarà il traffico organico verso il tuo sito web.
Un traffico organico elevato può a sua volta tradursi in più persone interessate ai tuoi contenuti, al tuo marchio o alla tua attività, e quindi in più conversioni e vendite.
Va notato che il posizionamento organico, rispetto a quello a pagamento, ha molte più possibilità di attirare clienti. Generalmente l’utente che entra organicamente e naturalmente nel tuo sito web è molto più interessato ai tuoi contenuti in confronto a chi vi viene sollecitato a entrare da annunci a pagamento. Il traffico organico, infatti, arriva sul sito perché ha trovato ciò che sta effettivamente cercando e non perché è incuriosito da una proposta pubblicitaria.
I pilastri della Seo
Dicevamo in precedenza che i fattori impattanti sul referenziamento organico sono centinaia tutti riconducibili a quelli che, tradizionalmente, vengono definiti i tre pilastri della Seo: tecnica (struttura del sito), contenuti (Seo on Page) e netlinking (Seo off Page). A questi, recentemente, si è aggiunta una quarta categoria: la UX, ovvero l’esperienza utente.
Tecnica della SEO
La SEO tecnica è legata alla struttura stessa del sito web. Il primo dei tre pilastri della SEO, spesso il più difficile da implementare, riguarda il miglioramento dell’esplorazione e dell’indicizzazione del sito da parte dei motori di ricerca, ad esempio, evitando contenuti duplicati o una cattiva struttura dell’URL.
Ci sono criteri tecnici essenziali da considerare. Ecco quali sono:
– Tag: il markup semantico è uno dei punti importanti di una buona strategia SEO. La struttura di una pagina SEO si basa infatti sui tag Hn, numerati da H1 a H6. I tag che solitamente includono le parole chiave principali, vengono utilizzate per dare la priorità ai titoli e per fornire una migliore comprensione dei contenuti per i motori di ricerca. Ogni pagina può avere un solo H1, che è il titolo dell’articolo. H2 e H3 indicano i titoli e i sottotitoli dei vari paragrafi.
Oltre ai tag SEO, occorre prestare particolare attenzione al meta-titolo e alla meta-descrizione, che compaiono entrambi nella pagina dei risultati di ricerca. Il meta-titolo corrisponde al titolo della pagina web, mentre la meta-descrizione, è un riassunto del contenuto della pagina. Deve riassumere il suo contenuto in un massimo di 160 caratteri e inviare un messaggio chiaro all’utente.
Se la meta-descrizione non viene definita o se viene compilata in modo errato, il motore di ricerca sceglie automaticamente le parti da visualizzare. Pertanto, è importante stabilire una meta-descrizione univoca e di impatto che includa un invito all’azione e parole chiave ad alto volume di ricerca.
– Velocità di caricamento ed ergonomia mobile: la compatibilità del sito deve essere assicurata per garantire una buona esperienza utente anche su mobile. Diversi strumenti possono aiutare a ottimizzare un sito per i dispositivi mobili e a monitorare le prestazioni delle pagine, in particolare allo scopo di migliorare la velocità di caricamento delle pagine.
– Indicizzazione: la crawlability e l’ indicizzabilità del sito sono due elementi principali della SEO on-site. Garantire la crawlability del sito significa consentire ai robot che visitano e valutano le pagine di potervi accedere. Infatti, affinché i motori di ricerca possano indicizzare un sito, devono prima eseguire la scansione delle sue pagine. L’indicizzabilità si riferisce alla capacità di una pagina di essere indicizzata dai motori di ricerca.
I contenuti nella SEO
La SEO on-page (o on-site) si concentra sul contenuto del sito: questa fase dell’ottimizzazione mira a rafforzare la legittimità del tuo sito. La qualità dei contenuti è un prerequisito determinante per conquistare l’interesse degli utenti di Internet, ma anche quello dei motori di ricerca.
L’ottimizzazione dei contenuti per la SEO è il processo per garantire che i contenuti siano scritti in modo da raggiungere il maggior numero di persone possibile. Il processo di ottimizzazione dei contenuti dovrebbe includere il controllo della presenza delle parole chiave.
Nella strategia SEO, il targeting delle parole chiave è ristretto ma preciso, con una preferenza prioritaria ed esclusiva verso le parole chiave più importanti e performanti.
Gli argomenti trattati sulle pagine del sito devono adattarsi alle parole chiave mirate, ma anche all’intenzione e alle esigenze dei visitatori del sito. Strumenti di analisi semantica come YourTextGuru o SEOQuantum possono aiutare a trovare le parole chiave SEO più rilevanti.
Il modo migliore per sviluppare la tua strategia di parole chiave è attraverso la produzione di contenuti.
Scrivere contenuti web di qualità può essere un compito complesso. Ecco un elenco non esaustivo di elementi da integrare per un articolo ottimizzato SEO:
– Contenuto interessante e completo: l’articolo deve essere in grado di rispondere alle domande del lettore e fornirgli la risposta che sta cercando. Il testo deve trattare argomenti specifici, nella loro interezza, pur rimanendo accessibile al maggior numero di persone possibile. Un articolo sarà popolare e quindi ben posizionato solo se il contenuto SEO è facile da capire, commentare e condividere.
– Un titolo evocativo: generalmente il titolo contiene le parole chiave SEO ed evoca con precisione l’oggetto dell’articolo in modo da rispondere esattamente alla ricerca dell’utente.
– Un paragrafo introduttivo: il visitatore del sito deve poter ottenere rapidamente una risposta. Questo è il compito del paragrafo introduttivo che funge da riassunto dell’articolo, sufficiente per un lettore che non cerca dettagli ma solo una risposta chiara e concisa.
– Un vocabolario vario: consente di collegare i contenuti SEO a quante più ricerche possibili.
– Un URL breve ed esplicito: un indirizzo nella forma https://domain.com/subject-article sarà più facile da elaborare per i robot dei motori di ricerca.
– Una data di pubblicazione: i motori di ricerca offrono la possibilità di cercare per date. Includere la data di pubblicazione nei contenuti SEO è un’opportunità per migliorare il posizionamento.
Il netlinking
Il netlinking è un elemento determinante di qualsiasi strategia di referenziazione naturale. Detto anche linking esterno o link building, il netlinking consiste nel moltiplicare il numero di collegamenti ipertestuali, o backlinks che puntano a un sito web, con l’obiettivo di migliorarne la visibilità.
Per i motori di ricerca, i link ricevuti dalle pagine di un sito gli conferiscono valore, perché mostrano che altri siti ne approvano il contenuto e vi fanno riferimento. Questo criterio di popolarità dei siti web è uno dei pilastri del referenziamento naturale.
La User Experience (UX) nella SEO
Di recente, i motori di ricerca (in particolare Google) hanno cominciato ad attribuire rilevanza a una quarta categoria di fattori che incidono sulla SEO: l’esperienza utente (UX = User Experience) che descrive quanto sia facile e piacevole utilizzare un sito web.
L’ottimizzazione dell’esperienza utente comporta il miglioramento di molti fattori (design, adattamento alla navigazione mobile, tempo di caricamento, ergonomia di utilizzo per l’utente Internet, ecc.).
L’esperienza utente su un sito Web corrisponde alla qualità, alla velocità e alla comodità del percorso che l’utente compie navigando su un sito.
Esistono indicatori analitici che possono aiutare a valutare la UX:
– Bounce Rate: rappresenta il livello di abbandono che gli utenti accumulano durante le loro visite. Il rimbalzo si verifica quando una pagina di destinazione viene chiusa senza cliccare su un qualsiasi collegamento che consenta di passare a un’altra sezione del sito.
– Durata della visita: il tempo di permanenza degli utenti su una pagina è fondamentale per capire l’interesse mostrato per un dato contenuto.
– Numero di pagine visitate: indica il numero di diverse sezioni visitate dall’utente prima di abbandonare il sito.
Adesso hai due scelte davanti: dedicare il tuo preziosissimo tempo allo studio della materia, tralasciando le attività delle quali dovresti realmente occuparti senza avere la garanzia di riuscire ad ottenere risultati quantomeno mediocri, o lasciare fare tutto a noi, che è la scelta più logica.
Non si diventa esperti SEO seguendo corsi online, leggendo libri o post come questo trovati in rete e replicando tutto una tantum. Lo si diventa soltanto dopo aver applicato per ANNI tutte quelle informazioni, giorno dopo giorno, sul campo.
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Alla prossima – e al tuo successo.
Il team di Advertising Diretto